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Fasce di pertinenza ferroviarie e limiti di rumore

Fasce di rispetto ferroviarie

Il DPCM 14 novembre1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” introduce il concetto di fascia di pertinenza, come un’area di territorio posta a ridosso dell’infrastruttura per la quale valgono le seguenti condizioni:

  • all’interno della fascia di pertinenza le emissioni sonore dell’infrastruttura debbono rispettare limiti d’immissione propri, diversi da quelli della classificazione acustica del territorio vigente;
  • all’esterno della fascia di pertinenza, le infrastrutture, insieme a tutte le altre sorgenti di rumore presenti, devono rispettare il limite d’immissione proprio delle classi ivi individuate dalla classificazione acustica del territorio (Tab. C e art. 3 del DPCM 14 novembre 1997)

La fascia di pertinenza acustica di una infrastruttura ferroviaria è una fascia di terreno, individuata per ciascun lato dell’infrastruttura e misurata a partire dalla mezzeria dei binari esterni, per la quale la normativa italiana stabilisce i limiti di immissione del rumore che l’infrastruttura deve rispettare (DPR 459/98).

L’estensione della fascia, l’eventuale suddivisione in due parti - una prima più vicina all'infrastruttura (fascia A) ed una seconda più distante (fascia B) - e i limiti di rumore che l’infrastruttura deve rispettare dipendono dal fatto che la ferrovia sia di nuova realizzazione o esistente al momento di entrata in vigore del Decreto di riferimento e, nel caso di quelle di nuova realizzazione, dalla velocità di progetto (superiore o inferiore a 200 km/h. Alcune considerazioni importanti:

  • all’interno della sua fascia di pertinenza i limiti che l’infrastruttura deve rispettare sono quelli di fascia e non quelli della zonizzazione acustica; in pratica nella fascia di territorio più a ridosso dell’infrastruttura si presume che l’infrastruttura sia un’importante – se non la principale – sorgente di rumore, per la quale vengono definiti limiti specifici; per le sorgenti di rumore diverse dall’infrastruttura (ad esempio attività industriali o produttive), invece, i limiti da rispettare continuano ad essere quelli della classificazione acustica comunale;
  • all’esterno della fascia di pertinenza l’infrastruttura deve rispettare, insieme a tutte le altre sorgenti, i limiti della zonizzazione acustica, in quanto allontanandosi dall’infrastruttura, dal punto di vista del rumore immesso nell’ambiente, essa diventa una delle molte sorgenti di rumore presenti (non più la principale).

Limiti di rumore

I limiti per il rumore vengono stabiliti in base all'indicatore di riferimento per la sorgente considerata.

Per ogni fenomeno che si vuole studiare è importante individuare gli indicatori (o descrittori) più adatti per descrivere il fenomeno stesso e gli effetti che si vogliono mettere in evidenza. Nel caso del rumore ambientale il disturbo percepito e gli effetti nocivi per la salute sono collegati al contenuto di energia del fenomeno rumoroso che dipende sia dal livello di rumore che dalla durata, pertanto, gli indicatori utilizzati descrivono la quantità di energia sonora immessa nell’ambiente nei diversi intervalli di tempo considerati.

Il rumore ferroviario è caratterizzato da una serie di singoli eventi acustici corrispondenti al passaggio dei treni ed è quindi possibile determinare il livello sonoro di ogni singolo transito ferroviario (SEL), correlando gli orari dei passaggi dei treni con gli eventi acustici misurati.

L’indicatore che ne risulta, denominato LAeq TR ferroviario, così come definito dal D.M. 16/03/1998, si ottiene sommando il contributo energetico dei passaggi che avvengono rispettivamente nei due periodi di riferimento diurno (dalle 6.00 alle 22.00) e notturno (dalle 22.00 alle 6.00) ed è quindi attribuibile unicamente alla ferrovia. I valori così ottenuti possono essere confrontati con i limiti di immissione fissati dal DPR 459/98 all’interno delle fasce di rispetto.

 

Tipo di infrastruttura Ampiezza fascia di pertinenza acustica 

Scuole (*), ospedali, case di cura e di riposo 

Altri ricettori 

Diurno dB(A) 

Notturno dB(A) 

Diurno dB(A) 

Notturno dB(A) 

Infrastrutture di nuova realizzazione con velocità di progetto superiore a 200 km/h 

250 

50 

40 

65 

55 

Infrastrutture di nuova realizzazione con velocità di progetto non superiore a 200 km/h 

fascia A: 100 m 

50 

40 

70 

60 

fascia B: 150 m 

65 

55 

Infrastrutture esistenti 

fascia A: 100 m 

50 

40 

70 

60 

fascia B: 150 m 

65 

55 

Fasce di pertinenza delle ferrovie e relativi limiti (DPR 459/98, Allegato 1) (*) per le scuole vale il solo limite diurno 

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00

è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa. 

consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore

Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante dal traffico ferroviario.

Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante da traffico autoveicolare, a norma dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447.

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Mappa infrastrutture lombarde di Regione Lombardia

Linee guida ISPRA Per la predisposizione e la verifica dell’efficacia dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto lineari

Rete ferroviaria di Ferrovie Nord

Infrastrutture di trasporto in Lombardia

Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00

è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa. 

consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore

Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante dal traffico ferroviario.

Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante da traffico autoveicolare, a norma dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447.

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Mappa infrastrutture lombarde di Regione Lombardia

Linee guida ISPRA Per la predisposizione e la verifica dell’efficacia dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto lineari

Rete ferroviaria di Ferrovie Nord

Infrastrutture di trasporto in Lombardia

Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica

Data ultimo aggiornamento: 19/05/2023

Data ultimo aggiornamento
19/05/2023