Fasce di pertinenza stradali e limiti di rumore
Fasce di rispetto stradali
Il DPCM 14 novembre1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” introduce il concetto di fascia di pertinenza, come un’area di territorio posta a ridosso dell’infrastruttura per la quale valgono le seguenti condizioni:
- all’interno della fascia di pertinenza le emissioni sonore dell’infrastruttura debbono rispettare limiti d’immissione propri, diversi da quelli della classificazione acustica del territorio vigente;
- all’esterno della fascia di pertinenza, le infrastrutture, insieme a tutte le altre sorgenti di rumore presenti, devono rispettare il limite d’immissione proprio delle classi ivi individuate dalla classificazione acustica del territorio (Tab. C e art. 3 del DPCM 14 novembre 1997)
La fascia di pertinenza acustica di una infrastruttura stradale è una fascia di terreno, individuata per ciascun lato dell’infrastruttura e misurata a partire dal confine esterno, per la quale la normativa italiana stabilisce i limiti di immissione del rumore che l’infrastruttura deve rispettare (DPR 142/04).
L’estensione della fascia, l’eventuale suddivisione in due parti - una prima più vicina all'infrastruttura (fascia A) ed una seconda più distante (fascia B) - e i limiti di rumore che l’infrastruttura deve rispettare dipendono dalla tipologia di strada (autostrada, strada extraurbana, urbana ecc.) e dal fatto che essa sia di nuova realizzazione o esistente al momento di entrata in vigore del Decreto di riferimento. Alcune considerazioni importanti:
- all’interno della sua fascia di pertinenza i limiti che l’infrastruttura deve rispettare sono quelli di fascia e non quelli della zonizzazione acustica (a meno che non sia una strada di tipo E o F); in pratica nella fascia di territorio più a ridosso dell’infrastruttura si presume che l’infrastruttura sia un’importante – se non la principale – sorgente di rumore, per la quale vengono definiti limiti specifici; per le sorgenti di rumore diverse dall’infrastruttura (ad esempio attività industriali o produttive), invece, i limiti da rispettare continuano ad essere quelli della classificazione acustica comunale;
- all’esterno della fascia di pertinenza l’infrastruttura deve rispettare, insieme a tutte le altre sorgenti, i limiti della zonizzazione acustica, in quanto allontanandosi dall’infrastruttura, dal punto di vista del rumore immesso nell’ambiente, essa diventa una delle molte sorgenti di rumore presenti (non più la principale).
Limiti di rumore
I limiti per il rumore vengono stabiliti in base all'indicatore di riferimento per la sorgente considerata.
Per ogni fenomeno che si vuole studiare è importante individuare gli indicatori (o descrittori) più adatti per descrivere il fenomeno stesso e gli effetti che si vogliono mettere in evidenza. Nel caso del rumore ambientale il disturbo percepito e gli effetti nocivi per la salute sono collegati al contenuto di energia del fenomeno rumoroso che dipende sia dal livello di rumore che dalla durata, pertanto, gli indicatori utilizzati descrivono la quantità di energia sonora immessa nell’ambiente nei diversi intervalli di tempo considerati.
Tipicamente, il rumore generato da una strada è caratterizzato da un’emissione continua, difficile da separare dal contesto ambientale. Nelle immediate vicinanze, cioè all’interno delle Fasce di pertinenza, il rumore stradale può essere considerato preponderante e i limiti imposti dal D.P.R. 142/04 nei periodi di riferimento diurno (dalle 6.00 alle 22.00) e notturno (dalle 22.00 alle 6.00) fanno riferimento all’indicatore (LAeq, TR) ponderato A come definito dal D.M. 16 marzo 1998.
TIPO DI STRADA (secondo il codice della strada) |
SOTTOTIPI (secondo D.M. 5.11.01) |
Ampiezza fascia di pertinenza acustica in m | Scuole (*), ospedali, case di cura e di riposo | Altri ricettori | ||
Diurno dB(A) | Notturno dB(A) | Diurno dB(A) | Notturno dB(A) | |||
A-Autostrada |
250 |
50 |
40 |
65 |
55 |
|
B-Extraurbana principale |
250 |
50 |
40 |
65 |
55 |
|
C –extraurbana secondaria |
C1 |
250 |
50 |
40 |
65 |
55 |
C2 |
150 |
65 |
55 |
|||
D – Urbana di scorrimento |
100 |
50 |
40 |
65 |
55 |
|
E – Urbana di quartiere |
30 |
Definiti dai comuni in modo conforme alla zonizzazione acustica comunale | ||||
F – Locale |
30 |
Fasce di pertinenza per le strade di nuova realizzazione e relativi limiti (DPR 142/04, Allegato 1) (*) per le scuole vale il solo limite diurno.
TIPO DI STRADA (secondo il codice della strada) |
SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI |
Ampiezza fascia di pertinenza acustica in m |
Scuole (*), ospedali, case di cura e di riposo | Altri ricettori | ||
---|---|---|---|---|---|---|
Diurno dB(A) | Notturno dB(A) | Diurno dB(A) | Notturno dB(A) | |||
A-Autostrada | fascia A: 100 | 50 | 40 | 70 | 60 | |
fascia B: 150 | 65 | 55 | ||||
B-Extraurbana principale | fascia A: 100 | 50 | 40 | 70 | 60 | |
fascia B: 150 | 65 | 55 | ||||
C–Extraurbana secondaria | Ca (strade a carreggiate separate e tipo IV CNR 1980) | fascia A: 100 | 50 | 40 | 70 | 60 |
fascia B: 150 | 65 | 55 | ||||
Cb (tutte le altre strade extraurbane secondarie) | fascia A: 100 | 50 | 40 | 70 | 60 | |
fascia B: 150 | 65 | 55 | ||||
D – Urbana di scorrimento | Da (strade a carreggiate separate e interquartiere) | 100 | 50 | 40 | 70 | 60 |
Db (tutte le altre strade urbane di scorrimento) | 100 | 65 | 55 | |||
E – Urbana di quartiere | 30 | Definiti dai comuni in modo conforme alla zonizzazione acustica comunale | ||||
F – Locale | 30 |
Fasce di pertinenza per le strade esistenti e assimilabili (ampliamenti in sede, affiancamenti e varianti) e relativi limiti (DPR 142/04, Allegato 1). (*) per le scuole vale il solo limite diurno
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00
è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti
l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005).
è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno
Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto
Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).
Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00
è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti
l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005).
è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno
Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto
Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).
Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)
Data ultimo aggiornamento: 19/05/2023
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19/05/2023
Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione
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