Misura del rumore ferroviario
La misura del rumore deve essere eseguita secondo regole e tecniche precise, dettagliate nel DM 16/03/1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico”.
In particolare:
- Strumentazione - tutte le misure di rumore devono essere eseguite con fonometri che soddisfano caratteristiche tecniche contenute in specifiche norme internazionali (devono essere di “classe 1”) e che devono essere tarati con frequenza almeno biennale presso Centri di taratura accreditati.
- Condizioni meteo - le misure fonometriche devono essere eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche, di nebbia e/o neve e la velocità del vento deve essere non superiore a 5 m/s.
Inoltre, nell'Allegato C punto 1, il Decreto fornisce indicazioni specifiche relativamente alla metodologia di misura del rumore ferroviario.
Il DM 16/03/98 stabilisce che nel caso del rumore prodotto dalle ferrovie il tempo di misura deve essere almeno di 24 ore.
Il rumore ferroviario è caratterizzato da una serie di singoli eventi acustici corrispondenti al passaggio dei treni ed è quindi possibile determinare il livello sonoro di ogni singolo transito ferroviario (SEL), correlando gli orari dei passaggi dei treni con gli eventi acustici misurati.
L’indicatore per la valutazione del rumore ferroviario, denominato LAeq TR ferroviario, si ottiene sommando il contributo energetico (SEL) dei passaggi che avvengono rispettivamente nei due periodi di riferimento diurno (dalle 6.00 alle 22.00) e notturno (dalle 22.00 alle 6.00) ed è quindi attribuibile unicamente alla ferrovia. I valori così ottenuti possono essere confrontati con i limiti di immissione fissati dal DPR 459/98 all’interno delle fasce di rispetto.
La determinazione dei livelli di rumore ferroviario comporta quindi un’importante attività di post-elaborazione dei dati acquisiti dal fonometro durante la quale dal profilo temporale della misura vengono individuati e combinati matematicamente gli eventi di rumore che corrispondono ai transiti dei convogli. Per poter associare in modo corretto gli eventi acustici agli effettivi transiti ci si può avvalere di sistemi di registrazione audio/video che si attivano al passaggio del treno e/o dei tabulati orari forniti dal gestore relativi alla giornata di misura.
Il microfono, deve essere posto ad una distanza di 1 m dalle facciate di edifici esposti ai livelli sonori più elevati e ad una quota da terra in accordo con la posizione del ricettore.
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00
è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti
l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005).
è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno
Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto
Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).
Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)
Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore
Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante dal traffico ferroviario.
Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante da traffico autoveicolare, a norma dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447.
Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico
determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni
definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.
recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico
avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico
Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447
Mappa infrastrutture lombarde di Regione Lombardia
Linee guida ISPRA Per la predisposizione e la verifica dell’efficacia dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto lineari
Rete ferroviaria lombarda di RFI
Rete ferroviaria di Ferrovie Nord
Infrastrutture di trasporto in Lombardia
Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00
è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti
l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005).
è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno
Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto
Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).
Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)
Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore
Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante dal traffico ferroviario.
Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante da traffico autoveicolare, a norma dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447.
Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico
determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni
definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.
recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico
avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico
Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447
Mappa infrastrutture lombarde di Regione Lombardia
Linee guida ISPRA Per la predisposizione e la verifica dell’efficacia dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto lineari
Rete ferroviaria lombarda di RFI
Rete ferroviaria di Ferrovie Nord
Infrastrutture di trasporto in Lombardia
Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica
Data ultimo aggiornamento: 19/05/2023
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19/05/2023