Modelli per la simulazione del rumore stradale e ferroviario
Dati di input
Per poter calcolare i livelli di rumore generati da una strada o da una ferrovia, un modello di calcolo ha bisogno di diversi dati in ingresso, che riguardano le caratteristiche della sorgente sonora e quelle dell’ambiente dove il rumore si propaga.
Per caratterizzare la sorgente di rumore, si possono inserire nel modello il tracciato della strada o della ferrovia e la sua potenza sonora. Quest’ultimo dato è però raramente disponibile e viene pertanto determinato dal modello stesso, per via indiretta, utilizzando altri parametri di input, tra i quali:
- per le strade: i dati di traffico (numero, tipo e velocità dei veicoli in transito, tipo di flusso veicolare (fluido, accelerato, ecc.)) e di pavimentazione (asfalto liscio, asfalto fonoassorbente, pavé, ecc.)
- per le ferrovie: i dati di traffico (numero dei treni in transito suddivisi per categoria (passeggeri, merci, alta velocità, ecc.), velocità, percentuale dei treni frenati), e di tipo di armamento.
Per la caratterizzazione dell’ambiente in cui il rumore si propaga: si inseriscono nel modello i dati dell’altimetria dell’area, le caratteristiche di assorbimento del suolo rispetto al rumore, gli “ostacoli” alla propagazione del suono eventualmente presenti rappresentati principalmente dagli edifici, dalle barriere acustiche, dune, terrapieni e muri.
Il modello necessita anche di altri parametri di calcolo, quali i dati meteorologici, gli indicatori da calcolare, il metodo da utilizzare per ricostruire l’andamento del terreno in base ai dati altimetrici di input, ecc.
Risultati
Un modello può calcolare i livelli di rumore generati dalla strada o dalla ferrovia in due modi:
- su una griglia di punti predefinita, al fine di ottenere le curve di isolivello del rumore (isofoniche). Questo tipo di elaborazione consente di ottenere l’andamento sul territorio dei livelli di rumore generati dalla sorgente per l’indicatore indagato.
- in facciata agli edifici, e ai diversi piani. Questo tipo di elaborazione consente la stima del rumore generato dalla sorgente in corrispondenza degli edifici e pertanto è utilizzata per valutare il numero di persone esposte a determinati livelli di rumore. La valutazione della popolazione esposta all’inquinamento acustico e le azioni da porre in atto per ridurla sono tra le principali finalità della direttiva END sul rumore ambientale (Direttiva 2002/49/CE).
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00
è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti
l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005).
è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno
Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto
Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).
Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00
per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00
è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti
l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005).
è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno
Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto
Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).
Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).
Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)
Data ultimo aggiornamento: 19/05/2023
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19/05/2023
Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione
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