Il gennaio 1985 è un mese impresso nella memoria collettiva per via di una delle nevicate più intense mai registrate in Lombardia. Gli esperti del Centro Regionale Idrometeo e Clima di Arpa Lombardia spiegano le condizioni che si verificarono all’epoca con un focus su quelle odierne.
Il gennaio 1985 e la neve in pianura
La neve richiede condizioni specifiche per cadere, soprattutto in pianura. Temperature vicine o inferiori a 0 °C, anche di giorno, rappresentano il primo ingrediente fondamentale. In Pianura Padana, queste temperature vengono raggiunte più spesso con l’arrivo di masse d’aria gelida provenienti dall’Artico o dalla Russia. Il secondo fattore è l’umidità, portata da perturbazioni che attraversano il Mediterraneo, dove l’aria mite e umida scorre sopra quella fredda preesistente, generando nubi e precipitazioni nevose.
Nel gennaio 1985, una vasta massa d’aria gelida invase gran parte dell’Europa, spingendosi fino alle coste del Mediterraneo. Dal 13 gennaio, una perturbazione persistente sul bacino del Mediterraneo favorì l’afflusso di aria mite e umida sul Nord Italia, dando origine a nevicate intense e durature per oltre tre giorni.
Le rilevazioni della stazione meteorologica di Milano Brera dell’Agenzia testimoniano temperature costantemente sotto lo zero tra il 6 e il 14 gennaio, con un minimo di -9,4 °C registrato l’11 gennaio. Al termine dell’evento, gli accumuli di neve furono straordinari: circa 90 cm a Milano, fino a 120 cm a Sondrio e oltre un metro anche nelle aree prealpine di Varese, Como e Lecco. Nelle province di pianura, si registrarono accumuli variabili tra 40 e 80 cm, una quantità senza precedenti negli ultimi decenni.
La neve in pianura è oggi poco frequente
Il clima della Lombardia, come quello dell’intero continente europeo, è mutato profondamente negli ultimi decenni. In questo contesto l’Europa sta subendo un incremento delle temperature più rapido rispetto alla media mondiale. Dagli anni ‘50, gli inverni lombardi si sono riscaldati di circa 0,5 °C ogni decennio. Questa tendenza ha alzato la quota delle nevicate: ciò che in passato si traduceva in abbondanti nevicate in pianura, oggi si manifesta sempre più spesso come pioggia, con la neve confinata a quote progressivamente più elevate. Un confronto diretto tra il gennaio 1985 e i dati recenti evidenzia il cambiamento. Nel 1985, la temperatura media di gennaio a Milano Brera fu di -0,6 °C. Negli ultimi dieci anni, il gennaio più freddo è stato quello del 2017, con una temperatura media mensile di +3,9 °C, ben quattro gradi più alta. In tutto l’inverno, la temperatura minima giornaliera più bassa registrata a Brera negli ultimi anni è stata di -3,7 °C nel febbraio 2018, molto distante dai valori estremi del passato. L’ultimo giorno con temperature interamente inferiori a 0 °C risale al 1° marzo 2018, e per trovare un altro episodio simile bisogna risalire al febbraio 2012. La neve in pianura fa ancora parte del clima lombardo, ma se in passato le temperature più basse favorivano questa tipologia di eventi con maggiore frequenza e intensità, nei prossimi anni sarà sempre meno probabile assistere a nevicate con accumuli significativi e paragonabili a quelle storiche del passato.
Guarda i dati storici della stazione di Milano Brera a partire dal 1763
Data ultimo aggiornamento: 13/01/2025
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13/01/2025
Struttura responsabile del contenuto informativo: Meteo
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Struttura responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
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