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800.061.160

PAL

Area Pal
Comune SONICO
Provincia Brescia
Tipologia Monitoraggio Acquisizione manuale e automatica
Monitorata dal CMG

dal 2012 rete geotecnica automatica e manuale

Monitorata

1989/1990: realizzazione di una prima rete di monitoraggio (tre inclinometri) da parte della Provincia di Brescia. Dal 2005 rete di monitoraggio costituita da mire topografiche, distometri a barra, tubi inclinometrici.

Modalità di acquisizione dei dati in tempo reale

strumentazione geotecnica ed idrometeorologica ogni 30’, DMS ogni 60’.

Numero e sistemi di trasmissione

4 modem rete mobile e 4 modem satellitari in backup

Strumentazione installata

rilevamento automatico: un tubo multiparametrico DMS con 69 sensori inclinometrici e 2 piezometrici, 12 estensimetri, una stazione meteo con pluviometro, termometro e nivometro
rilevamento manuale: 17 basi distometriche di cui 16 associate a estensimetri

Campagne annuali di misura manuale

Cadenza bimestrale

Dati acquisiti ogni anno

1.506.820

Descrizione del dissesto

La Frana di Pal occupa una porzione del tratto medio inferiore del versante destro della Val Rabbia in Comune di Sonico (BS). Il Torrente Rabbia è un affluente in sinistra idrografica del tratto prelacuale del Fiume Oglio: la confluenza è posta a quota 595 m s.l.m., immediatamente a valle del Ponte Dassa lungo la Strada Statale n. 42 del Tonale e della Mendola.
La Val Rabbia è impostata lungo la struttura tettonica di estensione regionale nota come “Linea della Gallinera” che mette a contatto rocce del Basamento Cristallino paleozoico con le successioni permo-triassiche del bacino lombardo. Il fianco destro della valle, in corrispondenza dei movimenti franosi monitorati, è interessato da ammassi metamorfici della Formazione degli Scisti di Edolo, mentre sul versante sinistro affiorano i conglomerati del Verrucano Lombardo e i depositi marnoso-calcarei della formazione del Servino.
La frana è costituita da estesi e potenti depositi di materiale detritico dalla dinamica complessa, fortemente condizionata dall’attività del torrente a fondovalle e dall’apporto meteorico.
L’attività del dissesto, monitorato dal 1990, ha avuto il suo apice nel 2012, quando si è assistito ad una riattivazione del settore inferiore del corpo di frana determinata dalle colate detritiche del 27 luglio 2012 (evento principale) del 6 agosto e una ripresa a novembre 2012, che hanno fortemente eroso il piede provocandone lo scalzamento e la propagazione dei movimenti gravitativi verso le quote superiori. Dall’estate 2012, su richiesta di Regione Lombardia, il dissesto è stato inserito tra quelli monitorati dal CMG di ARPA.
Negli anni successivi sono stati registrate ulteriori riattivazioni, tra cui nel 2019 (spostamenti fino a 75 cm/giorno e rottura in profondità di tubi inclinometrici realizzati a inizio 2019), agosto-ottobre 2020 (colata detritica che ha riattivato la frana inizialmente alle quote inferiori per poi propagare il movimento al coronamento superiore con spostamenti registrati fino a oltre 3,5 metri totali, rottura del tubo inclinometrico DMS a oltre 90 metri di profondità), agosto-novembre 2021 (riattivazione prima alle quote inferiori e successiva propagazione verso il coronamento, spostamenti registrati fino a 70 cm.)
Gli scenari di evento previste dallo Studio di Modellazione (Griffini, 2017) ipotizzano volumetrie complessive variabili da 8.000 metri cubi (con un’altezza massima del deposito in alveo di poco meno di 10 m e area di invasione verso valle per circa 200÷210 m) fino a circa 12 milioni di metri cubi (con un’altezza massima del deposito in alveo di circa 40÷45 m e area di invasione verso valle per circa 570÷580 m).

 

Per approfondire:

Wireless technologies and telecommunications redundancy for near real time slope monitoring. The Pal landslide. Municipality of Sonico (Bs) - Rend Online Soc. Geol. It. Vol.34_2015. L. Dei Cas