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Attività di controllo

Operatori ARPA in fase di controllo

L’ARPA della Lombardia, nell’ambito del SIN dei Laghi di Mantova e Polo chimico, esercita attività di:

Vigilanza e controllo delle attività svolte dalle Aziende mediante:

  • sopralluoghi e campionamenti in contraddittorio di tutte le matrici ambientali potenzialmente compromesse quali suolo, riporti, acque sotterranee, sedimenti e gas interstiziali;
  • analisi chimiche presso i propri laboratori dei campioni in contraddittorio;
  • esame dei dati, commento dei risultati e valutazione dello stato di contaminazione;
  • segnalazioni all’autorità competente in caso di violazioni in materia ambientale.

Supporto tecnico-scientifico agli Enti competenti mediante:

  • valutazioni tecniche dei documenti progettuali presentati dalle Società che, se condivise, vengono poi recepite negli atti di approvazione dei documenti presentati;
  • partecipazione, con parere scritto, alle Conferenze dei Servizi istruttorie e al Comitato Locale di Coordinamento previsto dall’Accordo di Programma del SIN.

Monitoraggi periodici della qualità delle acque sotterranee

Il Ministero dell’Ambiente ha inoltre affidato all’ARPA una serie di attività strategiche che necessitano di una conoscenza approfondita del sito, quale ad esempio il coordinamento delle campagne di monitoraggio delle acque sotterranee e la revisione del modello idrogeologico a scala di SIN.

Tenuto conto che il polo chimico di Mantova appartiene ad un unico e complesso sistema idrogeologico, per caratterizzare le acque sotterranee ed ottenere un quadro esaustivo della distribuzione della contaminazione, fin dal 2003 si è stabilito di effettuare il monitoraggio delle acque sotterranee in modo coordinato tra le varie aziende presenti dentro il SIN, utilizzando una rete di piezometri significativa in base ad ubicazione e profondità dei punti di controllo e concentrando il prelievo dei campioni in un periodo di tempo relativamente breve (circa 1 mese).

Il monitoraggio delle acque sotterranee, effettuato periodicamente mediante campagne coordinate dall’Agenzia secondo le indicazioni della Conferenza di Servizi decisoria del 31 luglio 2009 e delle successive, è lo strumento con cui l’ARPA controlla:

  • la distribuzione spaziale della contaminazione in falda e la sua evoluzione nel tempo, in particolare in corrispondenza delle zone critiche all’interno del SIN;
  • l’efficacia delle azioni di messa in sicurezza d’emergenza della falda (sbarramenti idraulici) in funzione presso i vari insediamenti e l’eventuale fuoriuscita dal Polo Chimico di sostanze contaminanti;
  • l’eventuale presenza di nuove sorgenti di contaminazione.

Nell’ambito di tali monitoraggi, l’Agenzia verifica che le procedure di campionamento siano rispettate e uniformi tra le varie aziende, in modo che i risultati ottenuti siano confrontabili tra loro e consentano di effettuare considerazioni sulla distribuzione della contaminazione in falda. L’Agenzia, inoltre, esegue controlli mediante analisi in contraddittorio di una percentuale significativa dei campioni di acque sotterranee analizzati dalle aziende, procedendo poi alla valutazione complessiva dei risultati analitici ed elaborando i dati ottenuti.

Le relazioni dell’ARPA, che contengono l’elaborazione e il commento dei risultati analitici ottenuti dai laboratori pubblici e privati, vengono trasmesse a tutti gli Enti e a tutte le imprese e sono disponibili nella sezione "Per saperne di più / Acque sotterranee / Relazioni monitoraggio" accessibile dalla spalla destra di questa pagina.

Monitoraggi periodici del prodotto surnatante

Le campagne di misure di spessore di surnatante, organizzate dall’Agenzia coinvolgendo sia i soggetti privati che pubblici presenti nel SIN, consentono di verificare l’estensione delle superfici interessate dalla presenza di fase organica separata e verificare l’efficacia delle attività del suo recupero messe in atto dalle Aziende.

I Siti di Interesse Nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali e ambientali (articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006)

Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) - SIN

Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) - SIN “Laghi di Mantova e Polo Chimico” - interventi pubblici prioritari da realizzare

I Siti di Interesse Nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali e ambientali (articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006)

Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) - SIN

Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) - SIN “Laghi di Mantova e Polo Chimico” - interventi pubblici prioritari da realizzare