Savager
Il Progetto “Savager” (Sorveglianza AVAnzata GEstione Rifiuti), finanziato da Regione Lombardia, è volto a implementare le metodologie operative di osservazione della Terra da satellite, aereo e drone, per il contrasto precoce alla gestione illegale di rifiuti sul territorio regionale.
La fotointerpretazione di immagini satellitari ad alta risoluzione consente un approccio di sorveglianza per l’individuazione da remoto di siti con possibile gestione illecita di rifiuti e potenziale rischio ambientale. Successivamente l’impiego di droni a supporto dei controlli in campo permette indagini di approfondimento dei siti individuati, anche con stime quantitative.
Le informazioni ricavate da tali analisi sono utilizzate per pianificare e/o supportare le successive attività di controllo e di ispezione anche in collaborazione con le altre autorità locali. Infatti, nell’ambito del progetto un ruolo centrale è svolto anche dal miglioramento del coordinamento tra l’Agenzia e gli altri Enti pubblici e Forze dell'Ordine per stabilire efficaci strategie di controllo del territorio.
Una delle componenti di sviluppo di SAVAGER è stata la sperimentazione dell’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA), tramite un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB) del Politecnico di Milano, per ottimizzare il processo di fotointerpretazione attraverso il riconoscimento automatico su immagini satellitari e aeree ad altissima risoluzione di siti critici e situazioni potenzialmente non conformi alle normative ambientali sui rifiuti.
Il lavoro di fotointerpretazione è svolto con immagini satellitari Google Earth, Ortofoto e con immagini a maggior risoluzione derivate dai satelliti WorldView-3 e Pléiades Neo. Ulteriori sistemi/strati informativi di supporto sono consultati per migliorare la capacità d’interpretazione delle immagini, tra questi il Catasto Georeferenziato dei Rifiuti della Regione Lombardia (CGR), il Catasto Cave della Regione Lombardia, l’Osservatorio Rifiuti Sovraregionale (ORSO),…
Un apposito ambiente di lavoro in QGIS, realizzato dalla UO CREO, supporta il lavoro di fotointerpretazione. L’area da indagare (singoli comuni della Regione Lombardia) è suddivisa in una maglia quadrata di 1 km2 e ciascun quadrato viene interamente controllato dagli operatori del CREO per ricercare quei siti e/o contesti potenzialmente soggetti ad attività illecita nella gestione dei rifiuti.
Per la preliminare individuazione dei potenziali siti ci si avvale di alcuni elementi descrittivi come la disposizione degli oggetti, l’ubicazione del sito, le situazioni tipo e fattori di criticità, e la tipologia di materiale. Dopo il riconoscimento del potenziale sito, si procede con l’interpretazione, ovvero tutte quelle osservazioni che permettono di definire opportunatamente il sito come “critico”, e infine alla classificazione. Quest’ultima si basa sull'attribuzione di tre parametri:
- indicatore di rischio ambientale,
- indicatore di gravità del sospetto illecito
- indicatore di evidenza dell'illecito.
A ciascun indicatore viene attribuito un valore: basso, medio e alto. Il livello di criticità del sito e la conseguente priorità di intervento, si ottiene dalla sintesi di tali parametri normalizzata tra 0 e 100.
Al termine del processo di fotointerpretazione, i siti individuati da un singolo operatore sono sottoposti ad una revisione da parte di altri operatori (revisori), i quali possono confermare la fotointerpretazione effettuata oppure suggerire delle modifiche.
Dal suo avvio nel marzo 2019, la metodologia Savager è stata dapprima applicata alle provincie di Pavia, Lodi e Brescia per poi estendersi negli anni successivi alle province di Bergamo, Como, Lecco, Milano, Monza e Brianza, Sondrio e Varese. Nell’arco dei quattro anni sono stati fotointerpretati 653 comuni delle 12 province lombarde, per un’area complessiva di 11230 Km2. Solo in 578 comuni sono stati individuati complessivamente 4002 siti critici. La priorità elevata (75-100) è stata attribuita al 12.6% del totale di questi, mentre la priorità bassa (0-25) al 1%.
I successivi controlli effettuati in campo, anche con l’ausilio dei droni, hanno permesso di svolgere verifiche mirate su specifici 72 siti critici scelti dai Dipartimenti di appartenenza.
APPROFONDIMENTI
Data ultimo aggiornamento: 15/11/2024
Data ultimo aggiornamento
15/11/2024
Data inserimento: 15/11/2024
Data inserimento
15/11/2024
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