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800.061.160

Misura del rumore aeroportuale

Le specifiche modalità di misura del rumore aeroportuale sono descritte nell’allegato B del DM 31/10/97.

In particolare:

  • posizione del microfono: il microfono deve essere posizionato in modo che la linea di vista tra il microfono e tutte le possibili rotte di sorvolo non sia interrotta da alcun ostacolo solido. Il microfono dovrà essere posizionato su di una superficie solida acusticamente riflettente, ad una altezza non inferiore ai 3 m dal piano di appoggio. La distanza del microfono da eventuali superfici riflettenti verticali deve essere almeno pari alla loro altezza riferita al microfono stesso;
  • condizioni meteorologiche: nei rapporti di misura dovranno essere specificate le condizioni meteorologiche presenti durante i rilievi fonometrici ed i valori misurati di temperatura, pressione, umidità e velocità del vento.

Nell’intorno di ogni aeroporto aperto al traffico civile è installata una rete di fonometri (di proprietà dei gestori aeroportuali) che misurano in continuo il rumore aeroportuale. Le stazioni sono localizzate in diversi punti rappresentativi del rumore (in corrispondenza delle diverse rotte di decollo e atterraggio, presso recettori sensibili quali, ad esempio, aree residenziali o scuole) e la strumentazione installata deve rispondere alle caratteristiche indicate dalla normativa nazionale e regionale.

Ai sensi del DPR 496/97, la gestione e la manutenzione del sistema di monitoraggio sono assicurate dall’ente o società esercente l’aeroporto, e ARPA effettua ispezioni periodiche per verificare l’efficienza e il buon funzionamento di ciascuna rete.

Le relazioni sulle verifiche eseguite da ARPA presso gli aeroporti di Linate, Malpensa, Montichiari e Orio al Serio sono disponibili al pubblico mediante ricerca dalla pagina indicata nel menu laterale "Relazioni di verifica delle reti di monitoraggio".

La Regione Lombardia nel 2005 ha emesso le “Linee guida per conseguire il massimo grado di efficienza dei sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale in Lombardia” (DGR 808/2005), che contengono un insieme di prescrizioni riguardanti tutti gli aspetti del monitoraggio del rumore aeroportuale.

Le stazioni di misura delle reti di monitoraggio del rumore aeroportuale sono suddivise in tre tipologie, secondo lo scopo della misura.

  • Le stazioni di tipo M sono le vere e proprie stazioni di monitoraggio del rumore aeroportuale e sono in grado di distinguere efficacemente il rumore dovuto agli eventi di origine aeronautica da quelli dovuti ad altre sorgenti e sono quelle utilizzate per il calcolo del descrittore acustico proprio del rumore aeroportuale, l’Indice di Valutazione Aeroportuale (LVA). Per calcolare correttamente l’indice LVA è infatti necessario correlare gli eventi acustici registrati dalle centraline con i sorvoli aerei in base alle informazioni fornite dalle tracce radar (orario e coordinate della posizione del singolo aeromobile in sorvolo).
  • Le stazioni di tipo A misurano il rumore ambientale, generato da tutte le sorgenti presenti nella zona. In questo caso non è necessaria poter accuratamente discriminare il rumore aeroportuale rispetto a quello di altre sorgenti sonore.
  • Le stazioni di tipo V sono postazioni in grado di rilevare il singolo evento aeroportuale rumoroso ed attribuirlo in maniera univoca all’aeromobile responsabile, per la determinazione di eventuali violazioni delle procedure antirumore.

è uno strumento di pianificazione in base al quale vengono definite le zone di rispetto per gli aeroporti in cui sono vigenti limiti in termini di LVA e limitazioni in termini di attività e insediamenti consentiti.

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 6:00 alle 23:00

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 23:00 alle 06:00 

Sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti).

un intervento diretto a contenere il rumore mediante la limitazione dell’accesso ad un aeroporto o la riduzione della sua capacità operativa; le restrizioni operative parziali possono ad esempio interessare determinati periodi di tempo durante il giorno o talune piste.

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

E' il decreto stipite per la gestione dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico aeroportuale civile. Disciplina i criteri di misura del rumore aeroportuale e i criteri di definizione delle zone di rispetto. Istituisce le commissioni aeroportuali per ciascun aeroporto italiano assegnando loro il compito di definire le specifiche procedure antirumore e di definire le zone di rispetto nell'introno aeroportuale (la cosiddetta zonizzazione acustica aeroportuale).

Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore

Regolamento recante norme per la riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili

Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico

Stabilisce come definire le procedure antirumore e le zone di rispetto negli aeroporti

Regolamento recante modificazioni al D.P.R. n. 496/97, concernente il divieto di voli notturni

"Linee guida per conseguire il massimo grado di efficienza dei sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale in Lombardia"

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Infrastrutture di trasporto in Lombardia

Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica

è uno strumento di pianificazione in base al quale vengono definite le zone di rispetto per gli aeroporti in cui sono vigenti limiti in termini di LVA e limitazioni in termini di attività e insediamenti consentiti.

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 6:00 alle 23:00

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 23:00 alle 06:00 

Sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti).

un intervento diretto a contenere il rumore mediante la limitazione dell’accesso ad un aeroporto o la riduzione della sua capacità operativa; le restrizioni operative parziali possono ad esempio interessare determinati periodi di tempo durante il giorno o talune piste.

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

E' il decreto stipite per la gestione dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico aeroportuale civile. Disciplina i criteri di misura del rumore aeroportuale e i criteri di definizione delle zone di rispetto. Istituisce le commissioni aeroportuali per ciascun aeroporto italiano assegnando loro il compito di definire le specifiche procedure antirumore e di definire le zone di rispetto nell'introno aeroportuale (la cosiddetta zonizzazione acustica aeroportuale).

Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore

Regolamento recante norme per la riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili

Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico

Stabilisce come definire le procedure antirumore e le zone di rispetto negli aeroporti

Regolamento recante modificazioni al D.P.R. n. 496/97, concernente il divieto di voli notturni

"Linee guida per conseguire il massimo grado di efficienza dei sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale in Lombardia"

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Infrastrutture di trasporto in Lombardia

Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica

Data ultimo aggiornamento: 11/05/2023

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11/05/2023

Data inserimento: 11/05/2023

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11/05/2023

Struttura responsabile del contenuto informativo: Rumore e vibrazioni - Infrastrutture di trasporto

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Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

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