SIN BRESCIA-CAFFARO
L’attività della azienda chimica Caffaro è iniziata nel 1906 con la produzione di soda caustica e di vari composti, fra cui fitofarmaci e pesticidi. A partire dal 1938, l’azienda ha avviato la produzione di policlorobifenili (PCB), terminata poi nel 1984. Inoltre, la Caffaro ha utilizzato nel ciclo produttivo altri composti chimici tra cui il cloro, il mercurio, l’arsenico, il tetracloruro di carbonio.
L’attività produttiva della Caffaro ha provocato l'inquinamento dei terreni sottostanti lo stabilimento (essenzialmente da policlorobifenili, policlorobenzodiossine e dibenzofurani, mercurio, arsenico, solventi) fino alla profondità di oltre 40 metri provocando, di conseguenza, anche la contaminazione della risorsa idrica sotterranea. A seguito dello scarico delle acque industriali nelle rogge sono risultate contaminate anche le aree a sud dell’azienda.
Il perimetro del SIN Brescia-Caffaro include anche tre discariche, due ubicate nel Comune di Castegnato e una nel Comune di Passirano, utilizzate in passato per smaltire gli scarti di produzione delle stabilimento.