Lo scorso 22 dicembre 2015 il Parlamento ha definitivamente approvato la legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, meglio conosciuta come “Collegato ambientale”.
La norma introduce consistenti innovazioni, che includono un punto di svolta anche per il settore del green procurement e delle certificazioni ambientali.
Questo risultato è il frutto di anni di lavori, a cui hanno partecipato anche le Agenzie, come i tavoli sui Criteri Ambientali Minimi e il progetto LIFE+ GPPnet, nonché il recente progetto europeo LIFE+ BRAVE, di cui ARPA Lombardia è stata partner, finalizzato a favorire una maggiore integrazione delle certificazioni ambientali nella normativa europea, nazionale e regionale, e i cui esiti hanno supportato i lavori delle commissioni parlamentari per la redazione del testo di legge.
Fra le principali innovazioni introdotte, la nuova norma prevede la riduzione delle garanzie richieste per la candidatura alle gare d’appalto per i possessori di certificazioni ambientali e per chi sviluppa un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 o un’impronta climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067.
Il possesso di certificazioni ambientali (EMAS, ISO14001, Ecolabel, ISO50001) costituisce, inoltre, elemento preferenziale per l’assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale.
Per la Pubblica Amministrazione l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti verdi diventa obbligatoria nel caso di gare d’appalto per le forniture energy related (lampadine e corpi illuminanti, PC, servizi energetici per gli edifici) e, per almeno il 50% del valore della gara d’appalto, per altre categorie di fornitura (servizi gestione rifiuti urbani, toner, gestione verde pubblico, carta per copia, ristorazione collettiva, servizio di pulizia e prodotti per l’igiene, prodotti tessili, arredi per ufficio).
La norma ha, inoltre, introdotto il possesso di una apposita certificazione (ISO9000, 1400, EMAS o equivalente) per il riconoscimento dei gestori RAEE.
E’ infine prevista la nascita di un nuovo strumento certificativo nazionale, il Made green in Italy, basato sulla metodologia europea per l’impronta ecologica di prodotto (PEF).
L’Osservatorio nazionale vigilerà sull’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti verdi e monitorerà il perseguimento degli obiettivi prefissati dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione.
Data ultimo aggiornamento: 14/01/2016
Data ultimo aggiornamento
14/01/2016