Descrizione del dissesto |
Il dissesto dello Scaiùn, ubicata all’interno del territorio comunale di Val Masino (So), dal punto di vista geologico si trova nel settore Sud Orientale del Plutone terziario Masino-Bregaglia, costituito prevalentemente da tonaliti e granodioriti. La parete rocciosa, alta fino a circa 200m, si erge a ridosso del nucleo abitativo di Cataeggio e presenta al piede ampi coni di detrito in coalescenza fra loro e grossi blocchi rocciosi a testimonianza di crolli pregressi. Lungo il versante, tra quota 1200 e 1275, è presente “lo Scaiun” una struttura rocciosa fortemente inclinata che risulta sostanzialmente isolata dall’ammasso principale su tre lati in quanto sono presenti delle fratture beanti ben evidenti, mentre alla base è collegata alla parete principale. Gli ammassi rocciosi appaiono intensamente fratturati con alcuni piani di frattura principali che determinano la morfologia generale della parete rocciosa. Tra i principali sistemi rilevati sull’intera parete da ARPA Lombardia mediante utilizzo di drone sono riconoscibili le famiglie K1 (giacitura media 163/59°) e K2 (165/86°). Gli alti sistemi di discontinuità che contribuiscono ad isolare blocchi rocciosi sono K3 (69/86), K4 (94/53) e K5 (263/81). In anni recenti si sono succeduti crolli di blocchi anche plurimetrici che hanno in alcuni casi hanno raggiunto l’abitato di Cataeggio, danneggiando alcune abitazioni. Si segnalano crolli nel gennaio e febbraio 2016, nell’aprile 2018 e giugno 2018, nel febbraio 2019, nell’ottobre 2022. L’ultimo importante evento registrato, che ha comportato la caduta di grossi volumi di materiale (7.900 m3), è quello del 4 febbraio 2019. Si è originato dall’avancorpo posto ad est della parete principale e si è arrestato prima di raggiungere il sottostante centro abitato. La reiterazione di crolli ha portato alla realizzazione di opere di difesa passive, compresa la recente realizzazione di un nuovo vallo paramassi. Il versante viene monitorato da un sistema Radar da terra, che tiene costantemente sotto osservazione la parete rocciosa h24 ed è in grado di comunicare eventuali superamenti di soglia ai fini di Protezione Civile.
Per approfondire:
Geological monitoring networks for risk management close to large rock cliffs: the case history of Gallivaggio and Cataeggio in the italian Alps; Aut: L. DeiCas, M.L. Pastore, A. Pavan, N. Petrella; GH76 (2021) |