Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Per saperne di più consulta la Consulta la PRIVACY POLICY.

L'utilizzo di cookie di terze parti, comunque responsabili del trattamento, consente di attivare l'incorporamento di elementi necessari al funzionamento del social network Twitter e dell'interprete di dati geografici OpenStreetMap. Prima di proseguire la navigazione scegli quali accettare dei suddetti Cookie per attivare il relativo elemento, oppure clicca su "Chiudi e rifiuta tutto".

Salta al contenuto principale
800.061.160

Sperimentazione per la riduzione dello stato trofico del Lago di Varese

30/06/2011

Il giorno 9 giugno l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Varese ha presentato il rapporto conclusivo sulla sperimentazione relativa all’impiego del prodotto Phoslock®, per la riduzione del livello di trofia nelle acque del lago di Varese. Alla sperimentazione hanno partecipato anche il Dipartimento ARPA di Varese e l’Università dell’Insubria.

A partire dal 2005 l’Agenzia per l’Ambiente si è occupata del monitoraggio della qualità delle acque del lago nell’ambito dell’Osservatorio del Lago di Varese, attività che ha consentito un inquadramento più preciso delle dinamiche lacustri e un incremento delle informazioni a disposizione dell’Osservatorio.

Pur non raggiungendo i preoccupanti valori medi registrati negli anni ’80, grazie alle misure da allora adottate per il risanamento del lago, la presenza di fosforo che ancora grava sulle acque, con particolare riferimento al suo rilascio dal sedimento lacustre, è ancora tale da aver giustificato la proroga al 2021 per il raggiungimento di “un buono stato ecologico” previsto dalla Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE). Tale direttiva fissa il termine al 2015 per tutti gli altri bacini con superficie superiore a 0.5 km2.

Per questo motivo la Provincia di Varese, nel biennio 2009-2010, ha promosso e finanziato la sperimentazione riguardante il Phoslock®, prodotto ideato per il risanamento dei corpi idrici soggetti al fenomeno dell’eutrofizzazione, composto da un’argilla modificata mediante aggiunta di ioni di lantanio, metallo che rappresenta, appunto, il “principio attivo” del Phoslock®. I cationi di lantanio permettono di catturare attraverso un legame ionico il fosforo reattivo presente in acqua.

Il prodotto è già stato utilizzato con successo nel risanamento di fiumi e laghi in altri Paesi nel mondo, benchè se la dimensione dei bacini trattati non sia paragonabile a quella del lago di Varese. La sperimentazione si è svolta all’interno di ambienti isolati (mesocosmi), ottenuti tramite cilindri in polietilene inseriti nel lago, in maniera tale da evitare il contatto con l’ambiente lacustre nel suo complesso e rendere più agevoli le operazioni di monitoraggio.

Obiettivo principale della sperimentazione era verificare la capacità di abbattimento del fosforo e il contenimento del rilascio dello stesso dai sedimenti: al termine della sperimentazione si è potuto verificare che il prodotto ha agito in maniera congrua alle aspettative, con diminuzioni assai significative delle concentrazioni di fosforo totale e di ortofosfato nel mesocosmo trattato.

I rapporti finali delle indagini condotte durante la sperimentazione, predisposti autonomamente dall’Istituto Novak&Phoslock Europe GmbH, ARPA Lombardia e Università degli Studi dell’Insubria saranno oggetto di approfondimento e discussione nell’ambito dell’Osservatorio del lago di Varese nelle prossime settimane.




Struttura responsabile del contenuto informativo: Comunicazione

Struttura responsabile del contenuto informativo
Comunicazione

Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

Struttura responsabile della pubblicazione
Comunicazione