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800.061.160

VAL DAGUA

Area Val Dagua
Comune Torre Di Santa Maria
Provincia Sondrio
Tipologia Monitoraggio Acquisizione manuale e automatica
Monitorata dal CMG

dal 2018, rete geotecnica automatica, rete GPS manuale

Monitorata

Dal 2005 a cura della Provincia di Sondrio, misure inclinometriche e GPS manuali

Modalità di acquisizione dei dati in tempo reale

strumentazione idrometeorologica ogni 10’, strumentazione DMS ogni 180’

Numero e sistemi di trasmissione

2 modem GPRS / 1 modem satellitare in backup

Strumentazione installata

rilevamento automatico: 1 pluviometro, 1 termometro aria, un tubo multiparametrico DMS con 15 moduli inclinometrici e 2 piezometrici
rilevamento manuale: un tubo inclinometrico, 8 caposaldi GPS, 2 piezometri

Campagne annuali di misura manuale

3 geotecniche, 3 misure GPS

Dati acquisiti ogni anno

204.400

Descrizione del dissesto

Il versante sinistro idrografico della Valle Dagua è interessato da una grande paleofrana caratterizzata da una nicchia di distacco della larghezza di quasi 500m con un coronamento evidenziato da una brusca variazione di pendenza nel pendio, che si estende da 900 metri circa fino ad una quota di 1450m s.l.m.
Il dissesto si è evidenziato a seguito dell’alluvione del 1987, quando gli eventi pluviometrici avevano innescato numerose colate e scivolamenti rotazionali - traslativi della coltre detritica delimitata dal torrente Frisigaro. Le diverse colate hanno interrotto la SP15 che collega Sondrio alla Valmalenco. Fenomeni simili si erano verificati anche nel 1927 e nel 1960.
Le misure geotecniche e topografiche eseguite a partire dal 2005 hanno mostrato come gli spostamenti annuali dei caposaldi GPS siano pluricentimetrici (fino a 13 centimetri all’anno), mentre le superfici di scorrimento delle masse mobilizzate, identificate dalla strumentazione inclinometrica, siano poste ad una profondità compresa tra i 17 e i 40 metri di profondità. Il volume di movimento della frana è stimato in oltre 2 milioni di metri cubi.
La rete di monitoraggio geotecnico attualmente in esercizio è attiva a partire da giugno 2018, ed è stata installata nell’ambito del Progetto ARMOGEO con la funzione di tenere sotto controllo le varie componenti del dissesto e monitorarne gli spostamenti nel tempo.