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800.061.160

Autorizzazioni: valutazioni previsionali

La Legge Quadro all’art.8 (Disposizioni in materia di impatto acustico) stabilisce al comma 2 che per la realizzazione di opere e per il rilascio di concessioni edilizie relative ad attività produttive, ecc., per l’abilitazione al loro utilizzo, per l’autorizzazione all'esercizio (comma 4), deve essere fornita una documentazione di previsione di impatto acustico.

Per la realizzazione di opere (comma 3) quali ospedali, case di riposo, edifici residenziali deve invece essere fornita una documentazione di valutazione previsionale di clima acustico.

La previsione di impatto acustico è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture (“sorgente di rumore”) al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
​​La valutazione previsionale di clima acustico consente di verificare la compatibilità di un nuovo “recettore acustico” (un ospedale, una casa di riposo, una struttura residenziale, ecc.) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo insediamento vengano rispettati i limiti normativi previsti.

​Le documentazioni devono essere predisposte (comma 5) secondo criteri e modalità stabiliti dalla Regione (in Lombardia dalla L.R. 13/2001 e dall’ attuativa DGR 8313/2002; specificatamente per attività di somministrazione di alimenti e bevande dalla DGR 6495/2008).

Come stabilito dalla Legge Quadro (art.8 comma 6), solo in relazione alle autorizzazioni per attività produttive (di cui al comma 4 del medesimo articolo), la previsione di impatto acustico deve contenere indicazioni su modalità e interventi per la riduzione del rumore finalizzate ad ottenere il nulla osta all’esercizio da parte del Comune, nel caso venga ipotizzato il superamento dei limiti.

L’attività di ARPA in termini di prevenzione si concretizza attraverso l’emissione di pareri sulle suddette documentazioni previsionali.

Per quanto riguarda i cantieri temporanei, ARPA ha redatto delle linee guida a disposizione dei proponenti e delle amministrazioni comunali interessate, per l'autorizzazione allo svolgimento delle suddette attività in deroga ai limiti di rumore previsti dalla normativa (scaricabili dalla sezione "Per saperne di più" nel menù laterale).

​In base a successive norme emanate dallo Stato, ovvero il DPR 227/2011 Decreto di semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale (tra cui disposizioni in materia di inquinamento acustico) e il D.Lgs 222/2016, che individua procedimenti e regimi amministrativi in termini di semplificazione (tra cui quelli relativi all’inquinamento acustico), sono escluse dalla presentazione della suddetta documentazione le attività con impatto acustico “trascurabile” e consentono, per tutte le altre, nel caso in cui le previsioni non comportino superamento dei limiti, di documentare tale stato con modalità definite dal DPR 445/2000, ovvero tramite dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Le attività oggetto del decreto D.Lgs 222/2016 sono indicate nella Tabella A allegata al decreto stesso e raggruppate in 3 sezioni: ​

  •  Sezione I – Attività commerciali e assimilabili;
  •  Sezione II – Edilizia;
  •  Sezione III – Ambiente:

​​Quest’ultima Sezione tratta i regimi autorizzativi, compresi quelli in tema di inquinamento acustico: a titolo indicativo e non certo esaustivo (mantenendo la stessa classificazione della Tabella A sopra citata), nella tabella seguente sono portati esempi di attività, relativi regimi amministrativi e tipologia di documentazione richiesta.

Esempi di attività e regimi autorizzativi, con riferimento alla Tabella A del D.Lgs 222/2016

N. Attività (*) Superamento dei limiti previsto Regime amministrativo Documentazione da fornire (in relazione alle emissioni sonore)

1

Discoteca (c.2)
Concess.edil.imp.produttivo (c.4)
Eserc.attività produtt. (c.6)

​Bar con musica (DPR 227/2011)

Si

Autorizzazione

Prev. imp. acustico (TC)

2

Discoteca (c.2)
Concess.edil.imp.produtt. (c.4)
Eserc.attività produtt. (c.6)
Bar con musica (DPR 227/2011)

No

Comunicazione

Dich. sost. atto notorietà
oppure
Prev. imp. acustico (TC)

3

Edificio residenziale prossimo a discoteca (c.3)
Casa di riposo (c.3)
​Scuola (c.3)

No (si presume implicito ?)

Comunicazione

Dich. sost. atto notorietà
oppure
Val. prev. clima acustico (TC)

4

Attività temporanea (con impianti rumorosi o musica) - limiti anche in deroga

Si

​ No

Autorizzazione​

Comunicazione

Prev. imp. acustico (TC)
Dich. sost. atto notorietà
​​oppure
Prev. imp. acustico (TC)

(*) c.2, c.3, c.4 e c.6 si riferiscono ai rispettivi commi dell’art.8 della Legge 447/95
(-) Le documentazioni di impatto e clima acustico sono redatte da un Tecnico Competente (TC)

 

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00

consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (un ospedale, una casa di riposo, una struttura residenziale, ecc.) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti. 

è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica

Indicazioni per la redazione valutazioni previsionali di impatto e clima acustico

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 6:00 alle 22:00

per l’indicatore LAeq, nelle 24 ore, è il periodo dalle 22:00 alle 6:00

consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (un ospedale, una casa di riposo, una struttura residenziale, ecc.) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti. 

è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

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Indicazioni per la redazione valutazioni previsionali di impatto e clima acustico

Data ultimo aggiornamento: 12/05/2023

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12/05/2023

Data inserimento: 12/05/2023

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12/05/2023

Struttura responsabile del contenuto informativo: Rumore e vibrazioni - Attività Produttive

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Rumore e vibrazioni - Attività Produttive

Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

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